LA VIA ITALIANA PER LE CASE GREEN

02/07/2024

La direttiva “Case Green” dell’Unione Europea? Deve valorizzare il know-how delle imprese che compongono la filiera casa, recependo indicazioni e richieste per raggiungere gli obiettivi. I bonus casa, indispensabili per avviare la decarbonizzazione degli edifici? Necessitano di un Testo Unico degli incentivi, riferimento univoco e chiaro per i professionisti del settore e per gli utenti finali. Su questi “focus point” si è sviluppato il forum “L’età green. la crescita e lo sviluppo al tempo delle rinnovabili. il ritorno del nucleare”, organizzato a Reggio Emilia dal Gruppo editoriale SAE.

Un momento di confronto sulla transizione energetica in atto e sulla visione di alcune importanti realtà industriali. Oltre ad Immergas, attori del calibro di Iren, Engie, Italgas, del Fondo d’investimento Patrizia AG, specializzato nel settore immobiliare, del Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini del Presidente di Regione Emilia Romagna, ora Europarlamentare, Stefano Bonaccini, del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, insieme alle voci di associazioni imprenditoriali legate al territorio reggiano.

Il convegno ha preso avvio dall’analisi di Alberto Montanini, Direttore Normative e Rapporti Associativi Immergas e Vice-Presidente di Federcostruzioni. «Abbiamo 12 milioni di edifici che saranno interessati dalla direttiva “Case Green”, di questi circa 9 milioni sono nelle classi energetiche inferiori: E, F, G. Questa classificazione è obsoleta. Ovvero, non rispecchia l’impatto reale sull’ambiente in termini di decarbonizzazione. Si parla molto di hard to abate, pensiamo ad alcuni settori industriali come quelli del cemento o della ceramica. Bene, noi dobbiamo pensare anche ad un’altra categoria: i challenging to abate, sfidanti da abbattere in termini di emissioni e consumi di energia. Mi riferisco al patrimonio edilizio. Dobbiamo affrontare le sue criticità e risolverle per raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica europea. Federcostruzioni sta lavorando ad un Testo Unico degli incentivi».

«È urgente – ha concluso Montanini - adottare un unico provvedimento in cui i bonus siano chiari, prolungati nel tempo e mirati. Oggi abbiamo un sistema disarticolato, che ha provocato anche molti problemi. Il Testo Unico degli incentivi mira alla chiarezza e a una durata pluriennale. Abbiamo già incontrato il Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, e credo che, se approvato, il Testo Unico porterà grandi benefici. Dobbiamo permettere a chi vive in appartamento o in una villetta a schiera, quindi alla stragrande maggioranza degli italiani, di poter fare un miglioramento energetico ed ambientale del proprio alloggio, potendo contare su un prodotto tecnologicamente avanzato, sicuro ed efficiente, come quelli prodotti in Italia».

Temi ripresi anche dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
«Il mondo delle imprese - ha evidenziato Orsini - è attento alla transizione energetica. Già nel 2018 due aziende su tre si dichiaravano vicine all’ambiente, Nel settore del riciclo abbiamo raggiunto nel 2021 i target europei fissati al 2030. Non dobbiamo però perdere competitività nei confronti di chi non fa i compiti a casa. L’energia è un tema di sicurezza nazionale e di competitività. L’UE deve rimettere al centro la politica industriale». Orsini ha quindi rilanciato la necessità del nucleare di ultima generazione.

Non bisogna restare ancorati al passato, ma guardare al futuro. È questo il contributo arrivato dalla Direttrice de “L’Astrolabio” e attivista, Rosa Filippini: «La speranza di una evoluzione equa per tutti i popoli è legata all’uso di tecnologie complesse, dove il nucleare, in quanto energia pulita, abbondante e a basso costo, si conferma il motore principale per uno sviluppo sostenibile e non distruttivo dell’ambiente naturale».

Tra le voci che chiedono alla filiera dell’energia e del sistema casa di lavorare uniti, c’è anche il Presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Nel suo intervento Bonaccini ha detto: «Dobbiamo trovare un nuovo punto di equilibrio tra difesa dell’ambiente e difesa del lavoro e del patrimonio industriale che in Emilia Romagna, anche nel settore del clima domestico, offre contributi importanti e indica vie possibili per la transizione energetica».

Il ruolo delle imprese e in particolare di Immergas è stato ribadito anche da Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo e Comunicazione Immergas: «Noi siamo parte di questo cambiamento. Abbiamo aderito con convinzione al forum “L’età green” perché Reggio Emilia è casa nostra, la nostra terra, ma anche perché siamo un gruppo industriale avviato lungo il percorso di decarbonizzazione e verso l’uso delle fonti rinnovabili. Un percorso che non può e non potrà fare a meno dell'utilizzo di un ponderato mix energetico. Quindi, da apparecchi che possono funzionare con diverse tipologie di fonti energetiche. Immergas è sempre stata tra i pionieri nelle tecnologie innovative. Da sessant’anni Immergas continua a investire nelle persone e nelle tecnologie. Il cantiere avviato per arrivare all’apertura di un nuovo Centro di Ricerca Avanzata sulla combustione dell’idrogeno e lo studio dei nuovi green gas (partendo dal biometano) è la nostra risposta. I nostri apparecchi ibridi factory made, che combinano una pompa di calore elettrica e una caldaia a condensazione, governati da un’unica centralina, rappresentano già oggi soluzioni concrete e sostenibili per ridurre l’impatto ambientale del sistema casa».

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